Arrampicata
L’escursionismo in arrampicata è l’ideale per chi cerca gite fuori porta con un pizzico di brivido e avventura.
Può essere definito come una progressione su pendii e pareti rocciose o ghiacciate, in qualsiasi ambiente, falesia o montagna. Prevede un percorso di avvicinamento che si conclude con la scalata vera e propria, detta via d’arrampicata.
Si possono concepire due modi di fare arrampicata: quella intesa come “gioco” e quindi una serie di movimenti finalizzati al piacere della scalata e al superamento delle difficoltà su pareti che non necessariamente portano in cima ad una montagna; oppure come evoluzione dell’escursionismo e parte di un itinerario più ampio che prevede invece il raggiungimento di una cima. In entrambi i casi, la scalata richiede una buona preparazione atletica, pazienza e concentrazione per poter arrivare alla fine.
L’arrampicata può essere distinta in: libera (o free climbing), effettuata a mani nude e con attrezzature che hanno il solo scopo di garantire la sicurezza; e artificiale, lo stile nel quale si fa ricorso ad attrezzi e strumenti che invece aiutano la scalata.
Inoltre, a seconda della morfologia degli appigli e degli appoggi, dell’inclinazione della parete, della struttura della roccia e della tecnica di arrampicata, gli stili di scalata sono tantissimi e cambiano considerevolmente.
“Scegli la montagna
che desideri scalare”
Può essere definito come una progressione su pendii e pareti rocciose o ghiacciate, in qualsiasi ambiente, falesia o montagna. Prevede un percorso di avvicinamento che si conclude con la scalata vera e propria, detta via d’arrampicata.
Si possono concepire due modi di fare arrampicata: quella intesa come “gioco” e quindi una serie di movimenti finalizzati al piacere della scalata e al superamento delle difficoltà su pareti che non necessariamente portano in cima ad una montagna; oppure come evoluzione dell’escursionismo e parte di un itinerario più ampio che prevede invece il raggiungimento di una cima. In entrambi i casi, la scalata richiede una buona preparazione atletica, pazienza e concentrazione per poter arrivare alla fine.
L’arrampicata può essere distinta in: libera (o free climbing), effettuata a mani nude e con attrezzature che hanno il solo scopo di garantire la sicurezza; e artificiale, lo stile nel quale si fa ricorso ad attrezzi e strumenti che invece aiutano la scalata.
Inoltre, a seconda della morfologia degli appigli e degli appoggi, dell’inclinazione della parete, della struttura della roccia e della tecnica di arrampicata, gli stili di scalata sono tantissimi e cambiano considerevolmente.
“Scegli la montagna
che desideri scalare”
Per semplicità si dividono in tre grandi gruppi: arrampicata in strapiombo, su muri completamente verticali;arrampicata in placca, su pareti poco e molto inclinate; arrampicata in fessura, generalmente su rocce granitiche caratterizzate da lame, camini e buche.
Qualunque stile si scelga, è importante sapere che l’ascensione di una montagna, vale a dire l’avvicinarsi ad essa e poi salirla lungo un certo itinerario, non comincia nel momento in cui si parte la mattina dal rifugio o si scende dalla macchina, ma molto tempo prima. Si inizia a progettare una salita con un certo anticipo, studiando non solo il tipo di preparazione e di attrezzatura necessarie, ma anche la stagione migliore per effettuarla. In particolare, la scelta dell’arrampicata più adatta alle condizioni di chi la effettua va fatta prendendo in considerazione di una serie di parametri riportati su guide, testi o riviste di settore: la marcia di avvicinamento, le difficoltà, il dislivello, la quota, l’orientamento, il ritorno, i tempi di percorrenza medi, l’esistenza di eventuali punti di appoggio.
Per quanto riguarda la difficoltà, si assegna un grado alle vie d’arrampicata su roccia, ghiaccio e agli itinerari alpinistici. L’operazione è detta quotare o gradare e viene effettuata dagli apritori e dai primi ripetitori della via. Le varie discipline dell’arrampicata e l’alpinismo usano differenti scale di difficoltà, che variano anche a seconda dei paesi.
Qualunque stile si scelga, è importante sapere che l’ascensione di una montagna, vale a dire l’avvicinarsi ad essa e poi salirla lungo un certo itinerario, non comincia nel momento in cui si parte la mattina dal rifugio o si scende dalla macchina, ma molto tempo prima. Si inizia a progettare una salita con un certo anticipo, studiando non solo il tipo di preparazione e di attrezzatura necessarie, ma anche la stagione migliore per effettuarla. In particolare, la scelta dell’arrampicata più adatta alle condizioni di chi la effettua va fatta prendendo in considerazione di una serie di parametri riportati su guide, testi o riviste di settore: la marcia di avvicinamento, le difficoltà, il dislivello, la quota, l’orientamento, il ritorno, i tempi di percorrenza medi, l’esistenza di eventuali punti di appoggio.
Per quanto riguarda la difficoltà, si assegna un grado alle vie d’arrampicata su roccia, ghiaccio e agli itinerari alpinistici. L’operazione è detta quotare o gradare e viene effettuata dagli apritori e dai primi ripetitori della via. Le varie discipline dell’arrampicata e l’alpinismo usano differenti scale di difficoltà, che variano anche a seconda dei paesi.