Itinerari Escursioni Territorio di Monterosso e di intorno
ESCURSIONI FUORI PORTA
I dintorni della città offrono la possibilità di compiere passeggiate di interesse naturalistico ed artistico. Percorrendo la statale che conduce a Vizzini e deviando a destra all’altezza del nuovo incrocio presso il Km 54, dopo qualche chilometro si notano, sulla sinistra della valletta, alcune grotte dette “dei denari”. Il nome deriva da una leggenda che narra di un tesoro e di denari sepolti dei quali si poteva entrare in possesso tramite rituali e formule magiche particolari. In realtà le grotte sono antiche tombe che, successivamente, furono adibite ad abitazione. Nella parte opposta della valle, appena superata la collinetta sulla destra, si trovano le grotte dei Santi. Anche queste grotte, scavate nel tenero calcare, furono utilizzate come tombe e, in un secondo momento, trasformate in abitazioni. Alcune vennero anche adibite a luogo di culto, come lasciano supporre gli affreschi raffiguranti santi ed una crocifissione. Tra le tombe ve ne sono alcune a baldacchino o a “tegurium” ed altre molto più semplici. Le più spaziose recano ancora tracce di pitture murali, in molti casi ridotte a pochi lacerti indecifrabili. L’unico affresco ancora visibile, e apprezzabile per lo stile e la vivacità della rappresentazione, è la “Crocifissione”, della quale si è già parlato. Ritornando verso il paese, nei pressi di una cava di calcare, si può svoltare a destra per una strada non asfaltata che conduce a Monte Casasia (Km 8,5). La strada si snoda in un contesto naturale ancora intatto, tra ruscelli dalle limpide acque, e si inerpica su per il monte dove si attuando un lungimirante piano di rimboschimento; in un solo colpo d’occhio si possono cogliere panorami immensi. Arrivati in cima (836 m.), dopo aver superato il cancello della forestale, ci si ritrova in una pineta e in un’ampia area attrezzata nella quale si gode un’aria fresca e carezzevole anche nei mesi più torridi dell’estate. Il panorama è assolutamente stupendo: i pascoli sfruttati da alcune masserie, la città di Licodia Eubea distesa sul monte, il bel lago formato dallo sbarramento del Dirillo che in quel tratto riceve anche le acque dell’Amerillo. Da non perdere la discesa al fiume Amerillo, percorrendo la lunga scalinata, la vecchia “regia trazzera”, della valle dei mulini. In questa zona, intensamente coltivata ad orti, un tempo operavano numerosi mulini ad acqua che, sfruttando la corrente del fiume, macinavano grano in continuazione e dei quali attualmente si possono ancora vedere alcuni resti. In questa valle ricca di verde, dove si respira il sapore agreste di tanti anni fa, lungo il fiume si possono ammirare alti pioppi, frondosi platani, un paesaggio insolito in queste valli generalmente secche.
I dintorni della città offrono la possibilità di compiere passeggiate di interesse naturalistico ed artistico. Percorrendo la statale che conduce a Vizzini e deviando a destra all’altezza del nuovo incrocio presso il Km 54, dopo qualche chilometro si notano, sulla sinistra della valletta, alcune grotte dette “dei denari”. Il nome deriva da una leggenda che narra di un tesoro e di denari sepolti dei quali si poteva entrare in possesso tramite rituali e formule magiche particolari. In realtà le grotte sono antiche tombe che, successivamente, furono adibite ad abitazione. Nella parte opposta della valle, appena superata la collinetta sulla destra, si trovano le grotte dei Santi. Anche queste grotte, scavate nel tenero calcare, furono utilizzate come tombe e, in un secondo momento, trasformate in abitazioni. Alcune vennero anche adibite a luogo di culto, come lasciano supporre gli affreschi raffiguranti santi ed una crocifissione. Tra le tombe ve ne sono alcune a baldacchino o a “tegurium” ed altre molto più semplici. Le più spaziose recano ancora tracce di pitture murali, in molti casi ridotte a pochi lacerti indecifrabili. L’unico affresco ancora visibile, e apprezzabile per lo stile e la vivacità della rappresentazione, è la “Crocifissione”, della quale si è già parlato. Ritornando verso il paese, nei pressi di una cava di calcare, si può svoltare a destra per una strada non asfaltata che conduce a Monte Casasia (Km 8,5). La strada si snoda in un contesto naturale ancora intatto, tra ruscelli dalle limpide acque, e si inerpica su per il monte dove si attuando un lungimirante piano di rimboschimento; in un solo colpo d’occhio si possono cogliere panorami immensi. Arrivati in cima (836 m.), dopo aver superato il cancello della forestale, ci si ritrova in una pineta e in un’ampia area attrezzata nella quale si gode un’aria fresca e carezzevole anche nei mesi più torridi dell’estate. Il panorama è assolutamente stupendo: i pascoli sfruttati da alcune masserie, la città di Licodia Eubea distesa sul monte, il bel lago formato dallo sbarramento del Dirillo che in quel tratto riceve anche le acque dell’Amerillo. Da non perdere la discesa al fiume Amerillo, percorrendo la lunga scalinata, la vecchia “regia trazzera”, della valle dei mulini. In questa zona, intensamente coltivata ad orti, un tempo operavano numerosi mulini ad acqua che, sfruttando la corrente del fiume, macinavano grano in continuazione e dei quali attualmente si possono ancora vedere alcuni resti. In questa valle ricca di verde, dove si respira il sapore agreste di tanti anni fa, lungo il fiume si possono ammirare alti pioppi, frondosi platani, un paesaggio insolito in queste valli generalmente secche.
Visita del Monte Casasia
MONTE CASASIA (Monterosso Almo-RG)
Monte Casasia (730 mt), in territorio di Monterosso Almo, posto all’interno del bosco di Canalazzo. Andremo alla scoperta di uno dei siti archeologici tra i più interessanti e allo stesso tempo degradati della zona iblea e di tutta la Sicilia meridionale. La cima del monte, difatti, fu insediata da popolazioni indigene all'inizio dell'età del ferro e subito dopo con la giunta dei greci il villaggio fu ellenizzato, ancor oggi è possibile ammirarne i resti Un piacevole ed interessante trekking naturalistico-archeologico arricchito da panorami mozzafiato.
E' un percorso impegnativo della lunghezza di circa 10 km, per camminatori abituali , in gran parte su sterrate e sentieri, con dislivello max di 300 mt.
Si consiglia sempre il classico equipaggiamento da escursione giornaliera autunnale e cioè: Scarponi da trekking a collo alto, zaino piccolo da escursione giornaliera(capacità max consigliata 30 lt), mantellina per la pioggia o giacca impermeabile, felpa o pile,cappello o berretto , acqua e pranzo a sacco...
Monte Casasia (730 mt), in territorio di Monterosso Almo, posto all’interno del bosco di Canalazzo. Andremo alla scoperta di uno dei siti archeologici tra i più interessanti e allo stesso tempo degradati della zona iblea e di tutta la Sicilia meridionale. La cima del monte, difatti, fu insediata da popolazioni indigene all'inizio dell'età del ferro e subito dopo con la giunta dei greci il villaggio fu ellenizzato, ancor oggi è possibile ammirarne i resti Un piacevole ed interessante trekking naturalistico-archeologico arricchito da panorami mozzafiato.
E' un percorso impegnativo della lunghezza di circa 10 km, per camminatori abituali , in gran parte su sterrate e sentieri, con dislivello max di 300 mt.
Si consiglia sempre il classico equipaggiamento da escursione giornaliera autunnale e cioè: Scarponi da trekking a collo alto, zaino piccolo da escursione giornaliera(capacità max consigliata 30 lt), mantellina per la pioggia o giacca impermeabile, felpa o pile,cappello o berretto , acqua e pranzo a sacco...
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Visita delle Case Canalazzo
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Visita del Bosco Serrarossa
Visita dell'Ipogeo di Calaforno
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Visita delle Grotta dei Santi e dei Denari
Alla scoperta del Poggio dei Santi che domina la valle del fiume Amerillo in territorio di Licodia Eubea(CT) anche se siamo nelle vicinanze del paese montano di Monterosso Almo (RG).
Dal pianoro, sulla sommità del poggio, lo sguardo può abbracciare a Nord
l'ampio territorio boschivo e l'abitato di Vizzini, ad Ovest il monte Casasia
e il poggio Vascello, tra i quali i fiumi Vizzini e Amerillo che unendosi dando vita al Fiume Dirillo.
Alla base del colle troviamo l'importante sito archeologico della Grotta dei
Santi, totalmente scavata nella roccia e decorata da un pannello pittorico raffigurante la Crocifissione.
Arriveremo alla grotta partendo dal centro urbano di Monterosso Almo (RG),
percorrendo nella parte finale la selvaggia Cava dei Volaci su uno
spettacolare e poco segnato “sentierino” a mezza costa.Percorso lineare di circa 9 km per camminatori abituali (2 orme), in gran
parte su sentiero poco segnato e in minima parte su strade bianche e asfaltate secondarie con un dislivello massimo di circa 150 m.
Si consiglia sempre il classico equipaggiamento da escursione giornaliera invernale e cioè: Scarponi da trekking a collo alto, zaino piccolo da escursione giornaliera(capacità max consigliata 30 lt), mantellina o giacca per la pioggia, felpa o pile,cappello per proteggersi dal sole, acqua e pranzo a sacco....
Dal pianoro, sulla sommità del poggio, lo sguardo può abbracciare a Nord
l'ampio territorio boschivo e l'abitato di Vizzini, ad Ovest il monte Casasia
e il poggio Vascello, tra i quali i fiumi Vizzini e Amerillo che unendosi dando vita al Fiume Dirillo.
Alla base del colle troviamo l'importante sito archeologico della Grotta dei
Santi, totalmente scavata nella roccia e decorata da un pannello pittorico raffigurante la Crocifissione.
Arriveremo alla grotta partendo dal centro urbano di Monterosso Almo (RG),
percorrendo nella parte finale la selvaggia Cava dei Volaci su uno
spettacolare e poco segnato “sentierino” a mezza costa.Percorso lineare di circa 9 km per camminatori abituali (2 orme), in gran
parte su sentiero poco segnato e in minima parte su strade bianche e asfaltate secondarie con un dislivello massimo di circa 150 m.
Si consiglia sempre il classico equipaggiamento da escursione giornaliera invernale e cioè: Scarponi da trekking a collo alto, zaino piccolo da escursione giornaliera(capacità max consigliata 30 lt), mantellina o giacca per la pioggia, felpa o pile,cappello per proteggersi dal sole, acqua e pranzo a sacco....
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Visita della Vecchia ex linea Ciccio Pecora
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Visita del Boschetto della Scalona
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Visita della Cava dei Volaci
Visita del Monte Lauro e Gasmene
Visita della Valle dell'Amerillo
Visita del Lago Dirillo
Visita al Poggio Utra
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