Necropoli di Monte Casasia
Necropoli di Monte Casasia
Monte Casasia è un'altura di 739 m d'altezza all'interno del bosco di Canalazzo nel territorio di Monterosso Almo. Attualmente l'area è inclusa in un vasto parco soggetto ad un fitto rimboschimento ad opera della forestale.
La cima del monte fu insediata da popolazioni indigene all'inizio dell'età del ferro e subito dopo con la giunta dei greci il villaggio fu ellenizzato.
Oltre ai vaghi resti di un abitato riferibile al VII sec. a.C., sulle pendici si affacciano tombe a camera rettangolare allungata, talvolta provviste di letti funebri.
Il sito fu abbandonato già nel V sec. e insediato successivamente nel periodo alto-medievale per esigenze difensive.
Negl'ultimi secoli le aree adiacenti sono state sfruttate per l'agricoltura e la pastorizia e numerosi sono i caseggiati ..
Monte Casasia
Monte archeologico, a 730 metri di altitudine, sede di un centro siculo di antichissima datazione (X a.C. ?)oggi ci appare superbamente coperto da un rimboschimento.
Si raggiunge seguendo un agevole sentiero che si diparte dall’antica masseria.
Sulle pendici del monte è possibile osservare numerose tombe a camera scavate nel tenero calcare ed a volte provviste di letti funebri. Dalla cima si gode un eccezionale panorama sul lago Dirillo. Nella sua parte orientale scorre il fiume Amerillo, al quale si può agevolmente accedere e percorrere un’antica via dei mulini, quasi un classico di molti fiumi siciliani.
I corsi d'acqua degli Iblei, come l’Amerillo, incidono le valli con forme variegate. Laddove trovano roccia molto tenera costituiscono ampie vallate; al contrario, se trovano pietra più resistente ecco che si formano valli strette e incassate, a sviluppo tortuoso, contribuendo a rendere la morfologia più aspra.
Come ad esempio la valle del fiume Amerillo, degna di menzione anche per la rigogliosa vegetazione ripariale (costituita da pioppi, tamerici, ecc.) e per la presenza, nell'ambito del suo bacino, di luoghi come la Grotta dei Santi (importante sito cristiano di epoca bizantina).
L'Amerillo, unendosi al fiume Vizzini presso le gole del Paratore e Palaunisi, origina il fiume Dirillo, che superate le strettoie delle gole stesse, confluisce nelle acque del lago omonimo.
Monte Casasia è un'altura di 739 m d'altezza all'interno del bosco di Canalazzo nel territorio di Monterosso Almo. Attualmente l'area è inclusa in un vasto parco soggetto ad un fitto rimboschimento ad opera della forestale.
La cima del monte fu insediata da popolazioni indigene all'inizio dell'età del ferro e subito dopo con la giunta dei greci il villaggio fu ellenizzato.
Oltre ai vaghi resti di un abitato riferibile al VII sec. a.C., sulle pendici si affacciano tombe a camera rettangolare allungata, talvolta provviste di letti funebri.
Il sito fu abbandonato già nel V sec. e insediato successivamente nel periodo alto-medievale per esigenze difensive.
Negl'ultimi secoli le aree adiacenti sono state sfruttate per l'agricoltura e la pastorizia e numerosi sono i caseggiati ..
Monte Casasia
Monte archeologico, a 730 metri di altitudine, sede di un centro siculo di antichissima datazione (X a.C. ?)oggi ci appare superbamente coperto da un rimboschimento.
Si raggiunge seguendo un agevole sentiero che si diparte dall’antica masseria.
Sulle pendici del monte è possibile osservare numerose tombe a camera scavate nel tenero calcare ed a volte provviste di letti funebri. Dalla cima si gode un eccezionale panorama sul lago Dirillo. Nella sua parte orientale scorre il fiume Amerillo, al quale si può agevolmente accedere e percorrere un’antica via dei mulini, quasi un classico di molti fiumi siciliani.
I corsi d'acqua degli Iblei, come l’Amerillo, incidono le valli con forme variegate. Laddove trovano roccia molto tenera costituiscono ampie vallate; al contrario, se trovano pietra più resistente ecco che si formano valli strette e incassate, a sviluppo tortuoso, contribuendo a rendere la morfologia più aspra.
Come ad esempio la valle del fiume Amerillo, degna di menzione anche per la rigogliosa vegetazione ripariale (costituita da pioppi, tamerici, ecc.) e per la presenza, nell'ambito del suo bacino, di luoghi come la Grotta dei Santi (importante sito cristiano di epoca bizantina).
L'Amerillo, unendosi al fiume Vizzini presso le gole del Paratore e Palaunisi, origina il fiume Dirillo, che superate le strettoie delle gole stesse, confluisce nelle acque del lago omonimo.
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